La più grande sfida per i data center quando le temperature esterne salgono

3 min. lettura - Pubblicato il ottobre 27, 2021

I data center devono garantire il 99,8% di uptime (tempo di funzionamento) dei server ai loro clienti. Devono fare di tutto per mantenere i server attivi e funzionanti, dalla manutenzione regolare al raffreddamento, anche nei momenti critici quando le temperature esterne salgono. Le estati calde degli ultimi anni hanno messo alla prova molti data center: i sistemi di raffreddamento esistenti non erano preparati ai nuovi sviluppi del clima, e le temperature estremamente elevate non sono più un'eccezione.

Dati i nuovi picchi di temperatura, con difficoltà (e alti consumi energetici) i sistemi di raffreddamento possono fornire la capacità di raffreddamento richiesta e a volte non ci riescono: quest’ultimo rappresenta uno scenario da incubo per qualsiasi data center. Questo blog analizza il problema e cerca di dare una soluzione.

L'affidabilità dei server: una delle maggiori preoccupazioni

L'affidabilità dei server, garantita dalle macchine di raffreddamento, è la maggiore preoccupazione di un data center. Molti data center hanno oltre 5 anni di vita e dovranno funzionarne per molti altri ancora. Tuttavia, le macchine di raffreddamento di questi data center non possono far fronte alle alte temperature esterne degli ultimi anni. Sostituire le vecchie macchine di raffreddamento con delle nuove e con una potenza maggiore può essere una soluzione, ma comporta grandi spese. Inoltre, le macchine di raffreddamento più pesanti consumano molta più energia, situazione non ideale per molti data center. Potete leggere di più su questo argomento qui di seguito.

"Riceviamo regolarmente chiamate da data center che lavorano con gli sprinkler o addirittura che impiegano una nuova squadra di operatori per il raffreddamento dei sistemi e per prevenire le interruzioni. Questa non è una buona soluzione neanche dal punto vista economico."

Consapevolezza ambientale e i data center

I data center sono grandissimi consumatori di energia elettrica e, visti gli attuali requisiti di sostenibilità imposti alle aziende, sono più che mai oggetto di accresciuta attenzione. Inoltre, le autorità locali e regionali spesso impongono restrizioni al consumo energetico dei data center. Questo, a sua volta, ha conseguenze sulla potenza massima richiesta per garantire la capacità totale dei server. I costi energetici sono aumentati e anche i data center sono sempre più consapevoli del fatto che devono diventare più efficienti e consumare meno energia.

PUE (Power Usage Effectiveness)

Un PUE di 1,5 era abbastanza normale, ma l'obiettivo è raggiungere un PUE di 1,05. Il PUE rappresenta il rapporto tra la potenza totale assorbita dal data center e quella usata dalle sole apparecchiature informatiche. Se in un data center si usano 150 Watt di potenza per alimentare un server da 100 Watt, il PUE è pari a 1,5. La differenza di 50 Watt è usata per strutture come i sistemi di raffreddamento. In un data center commerciale il PUE varia tra 1,2 (data center con meno di 1 anno di vita) e 2 (data center con più di 5 anni di vita) o anche più di 2 (questo vale per molte sale server nelle aziende). In un data center i clienti pagano sulla base di 100 Watt: un data center con un basso PUE può quindi offrire ai propri clienti un prezzo inferiore per kWh.

Le colocation, dove i dati di terzi vengono elaborati/immagazzinati, preferiscono usare macchine di raffreddamento per soddisfare i requisiti di raffreddamento desiderati.

Le aziende che usano i data center per l'elaborazione dei propri dati hanno un margine leggermente maggiore per permettere ai server di funzionare e pertanto spesso optano per il raffreddamento adiabatico al fine di realizzare il più basso PUE possibile e anche di utilizzare molto meno energia.

Doppio vantaggio con il preraffreddamento adiabatico

Fortunatamente c'è una soluzione molto pratica e sostenibile per ottimizzare i sistemi di raffreddamento esistenti e nuovi: il posizionamento di un preraffreddamento adiabatico davanti alle macchine di raffreddamento aumenta l'affidabilità delle macchine di raffreddamento e riduce il consumo energetico complessivo delle macchine. Il pre-cooler assicura che l'aria esterna sia pre-raffreddata con il raffreddamento evaporativo diretto prima che entri nel condensatore, e di conseguenza le stesse macchine di raffreddamento non devono lavorare tanto per raggiungere la temperatura desiderata, la corrente di picco è drasticamente ridotta e il rischio di guasti e interruzioni è eliminato.

PreCooll - preraffreddamento adiabatico di Oxycom

PreCooll, il sistema di preraffreddamento adiabatico di Oxycom, è un sistema modulare facile da installare che può essere collocato davanti a qualsiasi tipo di macchina di raffreddamento ad aria. Poiché i mezzi di evaporazione del PreCooll non sono in cellulosa ma in alluminio, il sistema ha una durata di vita molto più lunga rispetto ad altri preraffreddatori. Il rapporto di caduta di pressione ottimale del PreCooll è estremamente basso rispetto ai mezzi di evaporazione in cellulosa esistenti. L'efficienza di evaporazione in relazione all'umidità assoluta è del 91,9%, a 44 Pa, 2 m/s. La bassa resistenza non provoca alcun malfunzionamento nelle macchine di raffreddamento esistenti.

Fate installare subito il preraffreddamento adiabatico per il vostro data center. Fissate un appuntamento senza impegno per scoprire cosa può fare il preraffreddamento adiabatico per il vostro data center.

Parla con uno specialista

Picture of Roos Reinders
Pubblicato il ottobre 27, 2021

Roos Reinders

"Aumentare la visibilità di Oxycom online mi fa sentire soddisfatto perché i nostri prodotti riducono l'impronta ecologica globale"

Torna a News

Approfondisci la conoscenza del settore e le tue conoscenze.

Ricevi aggiornamenti via mail